CITAZIONE (Cassanðra @ 11/6/2010, 16:34)
La mia risposta la diedi alla seconda pagina, ma voglio aggiungere un paio di considerazioni, alla luce di certe risposte date in seguito.
C'è chi ha scritto: 'La magia non ha colori...ma non pratico la magia nera'. Ora scusate, ma affermazioni di questo genere mi fanno sempre sbellicare.
I colori sono stati dati, eccome. Ma non dalla Stregoneria in sè, bensì dalle correnti pagane. Questo perché Stregoneria e Paganesimo sono due Saperi perpendicolari tra loro: si incontrano, ma non si tratta della stessa cosa. Trovano punti di comunione ritualistica nel momento in cui si celebrano le festività, si rende omaggio alle Divinità e si vuole instaurare un contatto con la Natura al di là della puro approccio umano. Ma l'Arte, la Stregoneria, o Pratica della Magia, contempla ben altro andando ad intercarsi con gli ambienti esoterici più svariati. Basti pensare alla Qabbalah o alle vie cosiddette 'Sataniste'. La Stregoneria non ha colori. Perché chi la pratica dovrebbe (condizionale provvidenziale) essere ben conscio di cosa va a manipolare, di quali forze va a risvegliare e non conta più l'azione di per sè, ma quello che dietro v'è nascosto. Quindi, c'è poco da snobbare la ritualistica che proviene da ambienti considerati 'sinistrorsi'. E' proprio un'altra cosa. Si può essere Streghe ed essere Pagani, ma si può anche essere Streghe pur non essendo Pagani.
Si tende a fregiarsi del titolo di 'Strega' con troppa facilità: perché, parliamo senza peli sulla lingua, 'fa figo' definirsi Streghe. Peccato che però si pratica magari solo in ambito ritualistico-religioso e non per una reale crescita e consapevolezza individuale che andrebbe al di là del contatto col Divino. In quel caso io non mi definirei Strega, ma solo e semplicemente Pagana. E l'ho fatto, fino a qualche tempo fa.
I colori sono stati dati, come giustamente affermato da qualcuno, da uomini per dare un senso etico a chi dimostra di non essere ancora preparato per sostenere determinati 'fardelli'. Questo non significa che però possiamo permetterci di giudicare il rito. Ogni rito ha una sacralità: è l'intenzione insista in chi lo pratica che andrebbe giudicata, ma questo nemmeno spetta a noi, ma a Leggi che stan ben sopra di noi.
Al di là di questo 'appunto'...c'è da riconoscere un merito, nella Wicca: da bravo (modo di dire) frutto della New Age, è riuscito a ridestare la sensibilizzazione della coscienza umana verso l'Antica Religione e il rispetto per la Natura. Cosa che, molto probabilmente, se non fosse mai nata avrebbe portato ad un processo più lento nel tempo. La commercializzazione di tale corrente neopagana ha dato i suoi frutti. Naturalmente sta poi al singolo scegliere di 'squarciare il velo' o meno: ma questo dipenderà dal suo istinto naturale che dipende dalle sue stesse 'limitazioni' (ma è un termine improprio, molto relativo). Starà al singolo decidere di approfondire, andare oltre, scavare nella conoscenza e nella consapevolezza di sè per scoprire quale vasto mondo si nasconde dietro una Sapienza Antica di millenni.
mi trovi in totale disaccordo sul fatto dei colori.
I colori della magia sono pressocchè inutili dato il fatto che dire magia bianca e magia nera è riduttivo e orripilante. Perchè? Perchè non credo assolutamente che ci sia differenza tra le une e le altre. La magia è una. sono io che sono "energia" a dare l'indirizzo di ciò che compio. Posso operare un'opera "buona" per far star male una persona che ne subisce gli effetti perchè serve! E viceversa.
Io credo che dare colori alla magia sia come dire che esistono streghe nere e streghe bianche, cosa oltremodo errata.
La stregoneria ci insegna che la magia in quanto tale, può essere o no dominata, questo perchè a seconda di ciò che facciamo, ha più o meno conseguenze, difatti per questo subentra il Karma, o Legge del Tre, come si preferisce. La magia è nica ed immensa, ma viene comunque "diretta" dal libero arbitrio, la consapevolezza delle conseguenze, e il Karma. Dare colori è un pò riduttivo, e comunque errato. Non sempre quella che si chiama magia bianca, sta per il bene e la nera lo stesso. La magia d'amore è pressocchè inutile, tanto non puoi operare sul libero arbitrio delle perosne, con una fattura amorosa dai solo un'illusione che con il tempo porta solo sventura e problemi, non puoi mica dominare il libero arbitrio ed un sentimento forte come l'amore! E come voler far diventare un lupo in agnello. Forse ci riesci ma pian pian se non è alimentato dall'animo della paresona, questo svanisce, e quando quell'individuo scoprirà che gli hai fatto una fattura per attrarlo a te che fai??? Gli cancelli la memoria??
Tornando ai colori, la stregoneria ci insegna a usare la magia l'unica magia che esiste, suddividerla in colori è segno di paura per il grande occulto che essa porta.... con questo non voglio fare la maestrina, è quello che penso